Una giornata piena d’amore
Gli ultimi due giorni sono stati, come spesso accade, intensi.
Tra il lavoro da gestire, i figli a cui pensare e i progetti nuovi a cui sto dedicando tempo e cuore per vederli nascere nel 2026, mi ritrovo sempre in movimento — fisicamente e mentalmente.
Sono fatta così: non mi fermo mai.
Ma ieri… ieri è stata una di quelle giornate in cui ho scelto di rallentare.
Ho ritagliato del tempo per la famiglia, e ho riscoperto ancora una volta quanto amore e valore si nascondano nelle piccole cose.
Sono andata a pranzo con i miei figli da mia nonna e mio zio.
Dopo pranzo, ci siamo recati a casa di mio fratello maggiore.
Sì, perché oltre ad avere un fratello più piccolo di 15 anni, ho anche un fratello più grande di me di due — ha 43 anni.
E per me, lui non è solo un fratello: è anche un punto di riferimento, un confronto continuo.
La verità? Non andiamo sempre d’accordo.
Anzi, spesso discutiamo. Non per mancanza di affetto, ma per via delle nostre idee: forti, diverse, radicate.
Siamo entrambi persone di principio, e questo a volte ci porta a scontrarci.
Ma è anche con lui che ho condiviso l’infanzia e l’adolescenza.
Abbiamo camminato fianco a fianco per molti anni, giocato insieme, avuto gli stessi amici… poi, come succede nella vita, le nostre strade si sono separate.
Lui ha costruito la sua famiglia, il suo essere uomo e padre.
Io ho costruito la mia, il mio essere donna e madre.
E quando ha avuto la sua prima figlia, ero solo una ragazza.
È stato lui a farmi diventare zia per la prima volta, regalandomi una nipote che oggi è una splendida donna di 20 anni.
Essere zia così giovane è stato un dono inaspettato: forse non ne capivo ancora il significato pieno, ma sentivo già tutta la gioia di quel ruolo.
Nel tempo, sono arrivati altri nipoti: tre maschietti e, infine, una femminuccia di cui ho l’onore di essere anche la madrina.
Un regalo meraviglioso.
I miei nipoti sono per me dei gioielli preziosi.
Li amo profondamente, anche se non sono una zia invadente.
Li lascio liberi, ma sanno che ci sono.
Sempre.
Al mio posto, senza forzature.
Con amore sincero e silenzioso, pronto a manifestarsi quando serve davvero.
Sono parte della mia vita tanto quanto i miei figli.
L’amore non ha confini, e il mio cuore ha spazio per tutti loro.
Ieri, nel bel mezzo del mio solito turbine di impegni, ho scelto di esserci.
Di guardarli giocare con i miei figli, parlarsi, ridere, cucinare insieme.
E ogni volta che succede, qualcosa dentro di me si riempie.
Mi arricchisco. Divento una persona più completa.
E poi c’è la madre dei miei nipoti.
Anche se a volte può pensare che io non le voglia bene, non è così.
Come si può non voler bene a una persona che ha reso felice mio fratello e ha messo al mondo quegli splendidi bambini?
La verità è che ho un carattere spigoloso, e posso sembrare distante.
Ma quando voglio bene a qualcuno, lo faccio nel modo più autentico che conosco.
Non amo ostentare.
Preferisco esserci quando serve, piuttosto che mostrare affetto come fosse un trofeo.
Sono dolce, sì, ma anche dura.
E chi mi conosce, sa che nei momenti più difficili può contare su di me.
Nel silenzio, nella discrezione, nella concretezza.
Questo vale per l’amore, per le amicizie, per la famiglia.
Credo che troppo spesso l’amore venga urlato e sprecato.
Io preferisco viverlo, dimostrarlo con i gesti, con la presenza.
Senza clamore.
Perché è lì che l’amore vero trova il suo valore.
Ieri è stata una di quelle giornate rare, ma profonde.
Una giornata fatta di piccole cose, ma carica di significato.
Una giornata fatta di persone, di legami, di amore vero.
Ed è questo che rende felice il mio cuore.
Barbara
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