La mia forza lo sport

Pubblicato il 13 agosto 2025 alle ore 19:18

Mi chiamo Luca, ho 47 anni.ho piacere di raccontare la mia storia .C’è stato un periodo della mia vita in cui il buio sembrava aver preso il sopravvento.Non parlo solo di tristezza. Parlo di giornate intere in cui il cuore batteva all’impazzata senza motivo, in cui il respiro diventava corto e il pensiero fisso era: «Non ce la farò.»Tutto era iniziato lentamente, quasi senza accorgermene.Lavoravo troppe ore, con ritmi frenetici e senza mai fermarmi davvero.Alle incombenze del lavoro si sommavano le cose quotidiane: bollette, commissioni, imprevisti.E poi c’era la mia continua necessità di soddisfare tutti: clienti, colleghi, famiglia, amici.Davo sempre, senza mai fermarmi a chiedere cosa volessi io.E più cercavo di accontentare tutti, più cresceva dentro di me la paura di non riuscire abbastanza, di non essere all’altezza delle aspettative.Finché il corpo ha iniziato a mandarmi segnali sempre più forti: notti insonni, attacchi di panico improvvisi, gambe che tremavano senza controllo, sudore freddo che mi colava sulla schiena anche stando fermo.In quei momenti, uscire, parlare con le persone, persino andare a fare la spesa, diventava una montagna troppo alta da scalare.Mi sentivo intrappolato nel mio stesso corpo e nella mia stessa vita.Un giorno, un amico mi ha proposto di uscire a camminare con lui. Non avevo voglia, ma ho accettato solo per non dargli un altro “no”.Abbiamo fatto poche centinaia di metri. Il cuore accelerava, il fiato si faceva corto, e quella sensazione mi ricordava i miei attacchi.Ma lui mi ha detto una frase che mi è rimasta impressa: «Ascolta il tuo respiro, non scappare da lui.»Così ho continuato.All’inizio solo brevi passeggiate, poi qualche corsetta leggera, poi chilometri interi. Ogni volta che il fiato diventava pesante, invece di spaventarmi, lo ascoltavo.Ho iniziato a capire che poteva essere il mio alleato .Con il tempo, lo sport è diventato la mia medicina.Non ha cancellato le difficoltà, ma mi ha insegnato a gestirle.Mi ha ridato il controllo sul mio corpo, la fiducia nelle mie capacità e la prova concreta che potevo superare i momenti di panico.Oggi corro non solo per tenermi in forma, ma per ricordarmi ogni giorno che, anche nei momenti più bui, il mio respiro è lì,ed attraverso lo sport  mi guida verso la luce.

Luca

 


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